Bari, è nata Contelandia

Articolo pubblicato su BariSera il 14/7/2008

BARI - E' felice Antonio Conte, soddisfatto e soprattutto pronto per la sua prima vera avventura in biancorosso sospinto anche da una moderata ambizione. "Cercheremo di sviluppare un bel gioco ovunque cercando di ottimizzarlo al massimo". E già perché Conte ha nel sangue il calcio spettacolo tastato nella Juve e i risultati del suo raccolto si sono già potuti vedere tanto in biancorosso quanto ad Arezzo. "Vorrei vedere più gente allo stadio perché fino a quando ci sarò io a Bari la squadra dovrà divertire anche perché vorrei regalare qualche soddisfazione in più ai tifosi da troppo tempo ai margini del calcio che conta e sono convinto che il giocattolo regalerà delle soddisfazioni. Non mi aspetto che lo stadio si riempia, per carità, ma sulla spinta dell'entusiasmo ritrovato e vissuto anche ieri in piazza Prefettura, sono convinto che riusciremo a convincere molti scettici.
Con Perinetti ho lavorato molto bene e mi sono arrivati i giocatori che avevo chiesto". Conte vuole creare lo spirito di squadra, ovviamente mancante, spirito che darà la spinta necessaria per creare l'amalgama ed assimilare gli schemi. "Si, ci sarà da lavorare, non è un caso che ho preteso di non effettuare alcuna amichevole fino al 27 quando affronteremo l'Inter, proprio per cercare di ottimizzare i primi 15 giorni assolutamente necessari per iniziare il progetto. Sono dell'avviso che mi sono circondato da ragazzi in gamba, pronti a dire la loro ma soprattutto a lasciare una traccia importante a questo campionato. E' una squadra fatta per sbalordire, sono molto fiducioso perché credo nel progetto del presidente Matarrese". Vero, anche perché questa volta il presidente sembra aver fatto le cose per bene dando carta bianca a Perinetti il quale con pochi euro ha rivoluzionato la squadra eliminando qualche giocatore di troppo o che comunque non avrebbe potuto far parte del progetto targato Conte, infatti Santoruvo, Gan_ci, Rajcic, Desideri e Fiorentino, pur partendo regolarmente in aereo per il ritiro, faranno gruppo a se. Qualcuno gli chiede di Ventrone e quanto ci metterà del suo: "conosco Giam_piero da 14 anni, so che è ambizioso come me solo che lui è già arrivato, io ci sto provando col Bari e sono certo che farà molto bene perché è una persona in gamba e chi riesce ad ottenere le sue prestazioni si deve ritenere davvero fortunato".
Insomma una Zemanlandia del Duemila è sbarcata a Bari stavolta, ci venga concesso il neologismo, Contelandia e, a sentire il protagonista, sembra ci siano tutte le premesse perché antichi fasti dauni rifacciano capolino nel capoluogo regionale da tanto troppo tempo ai margini del calcio che conta, a volte anche umiliato. "Tutti giocatori non dal pedigree esaltante ma sicuramente si tratta di gente che avrà il suo peso specifico in campo. Volpato è il classico attaccante di peso e di razza, devastante di testa, mentre Maniero, meno dotato di tecnica è assolutamente fondamentale. Del resto l'ho richiesto io e non sarà un caso". Gli facciamo notare, altresì, che forse la ciliegina sulla torta sarebbe stata necessaria per l'esperienza e Carobbio e Barreto (con cui Conte ha parlato proprio ieri: aspetta solo di risolvere una faccenda personale prima di raggiungerlo in ritiro), forse sono le persone giuste che, insieme ai senatori Gillet, Gazzi, Esposito e Stellini dovrebbe garantire il salto di qualità ma fatto sta che il buon Antonio ha puntato l'attenzione sui giocatori che dovranno dettare i tempi di gioco: "vedrete De Vezze, vi stupirà, l'ho voluto personalmente e sarà l'uomo assist che, in effetti, è mancato l'anno scorso. Non dimentichiamo che c'è anche un certo Bianco e Donda. Ho preteso un sostituto per ogni giocatore. Alla fine si è visto anche l'ultimo arrivato Parisi il quale è convinto che la miscela è ottima tra giovani e meno giovani: "noi prenderemo da loro l'entusiasmo giusto per andare avanti e noi vecchi cercheremo di dare il nostro apporto in termini di esperienza. Sono convinto che raccoglieremo ottimi frutti.

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