BARI - Nemmeno il tempo di gioire per la prima storica vittoria in B col Frosinone e per analizzarne i contenuti, che ecco materializzarsi il solito turno spoetizzante infrasettimanale, secondo consecutivo casalingo, dove il Bari ha la possibilità di ipotecare virtualmente la salvezza vivendo di rendita nelle proibitive trasferte che lo attendono, a partire da quella di venerdì a Messina.
Sull'altro fronte si è in attesa degli esiti del summit cittadino indetto da Perinetti con i suoi 007 sguinzagliati per il mondo, volto a dare una nuova fisionomia alla squadra che per un buon sessanta per cento a giugno verrà snaturata. Da qui l'esigenza di salvarsi in anticipo perché l'anno prossimo, a quanto pare, tirerà aria più o meno nuova.
Graziato dal giudice, Conte siederà in panchina sorseggiando, stavolta, un terapeutico tazzone di camomilla così da frenarne gli istinti perché il suo tutor Perinetti non sempre potrà agitare il suo cappello per richiamarlo alla disciplina. Si profila un fisiologico turn over per qualcuno e, per la tipologia dell'avversario, il pensiero va immediatamente a Santoruvo ultimamente giù di tono dal momento che, dopo l'onnipresente Gillet, è l'unico che ha giocato quasi sempre (24 partite su 30). In rampa di lancio, dunque, Ganci a far compagnia all'ex di turno Cavalli sperando possa rompere l'incantesimo col gol in casa. Kamata lamenta una contrattura, spazio quindi al disciplinatissimo piemontese Davide Desideri da San Benedetto del Tronto, cattolico fervente e laureando in Scienza dell'Educazione, che recentemente ha dato eloquenti cenni di vita e che reclama un posto almeno in panchina dove si accomoderebbe col recuperato Jadid. In difesa Stellini al posto dell'infortunato Esposito che con Marchese, Masiello e Galasso completerà l'ormai collaudata linea difensiva (che però almeno un gol e mezzo a partita lo subisce), a centrocampo, invece, turn over permettendo, fiducia a Donda sperando la ricambi, in attesa della tanto agognata continuità così da poter illuminare la squadra d'immenso, mentre uno tra Gazzi e Rajcic sarà di troppo, Bonanni e Lanzafame intoccabili.
Conte deve trovare un equilibrio tattico in campo tra i reparti apparsi un po' sfilacciati, Frosinone a parte, lavorando sodo sulla difesa al fine di porre freno all'emorragia di gol subiti. Dalla Romagna fanno sapere che Pagliuca e Sarti sono out, le tradizionali spine nel fianco barese Campedelli e Moscardelli sono fortunatamente squalificati, ma attenzione all'eterno Sal_vetti, autentica fonte di gioco e personaggio carismatico locale, un po' alla Cec_carelli di qualche lustro fa, mentre molto atteso è il ritorno del simpatico Doudou.
Tale Riccardo Pinzani da Empoli sarà l'arbitro, nessuna presenza col Bari, due - tutte sconfitte esterne - col Cesena. E rimanendo fedele al pericoloso reclutamento oltreoceano, il presidente Matarrese ha incontrato Careca, oggi talent scout brasiliano nonché amico di Perinetti, il quale gli ha mostrato una videocassetta (speriamo quella giusta) con qualche talentuoso giovane sudamericano, da acquistare alle solite due lire con l'avallo, stavolta, di Conte.
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