Bari, bisogna accelerare

 Articolo pubblicato su BariSera il 14/3/2008

BARI - Si parla del Frosinone e il pensiero va all'istinto dell'abbordabile, alla facile preda, alla partita che non si può non vincere. Frosinone come Licata Foligno e Rende, Frosinone la cenerentola, ed invece la memoria storica, senza della quale non ci sarebbe futuro, ci ricorda che con i ciociari il Bari ha avuto la meglio solo in C dal '52 al '75 vincendo sempre al "Della Vittoria", pareggiando due volte al vecchio "Matusa" dove ha finanche vinto una volta.

E' una partita che si ripete da un paio d'anni in questo settennale da dimenticare, stavolta in B, ma con tutt'altro score, purtroppo, assolutamente in sintonia col neorealismo letterario di Moravia e Vittorini e quello cinematografico di Rossellini e De Sica, dove il Bari ha subito solo umiliazioni dai figliocci di Cesira. E nemmeno domani le premesse lasciano tranquilli gli addetti ai lavori perché il Fro_sinone dell'ex Cavasin, un giocatore mai dimenticato, precede la squadra di Conte di ben 8 punti, mica di uno solo, seduto su un soffice sofà che lo separa di 15 punti dalla zona playout, zona di cui, invece, il Bari ne sente ancora il profumo da sempre, nonostante le illusorie tre vittorie consecutive. Oltre che con Lodi ed Evacuo, giocatori che mezza B vorrebbe, i ciociari si presentano a Bari con il bigliettino da visita di ben 4 vittorie esterne (Pisa Ravenna Trieste ed Avellino) e con una rosa al completo, con Biso, in predicato di venire a Bari a gennaio, e Lucenti ristabiliti dagli acciacchi e con i soli Frattali Carlini e Bogna non convocati più che altro per problemi di spazio.

Le trasferte che attendono i bianco-rossi sembrano fuori dalla portata, per questo la salvezza dovrà passare dal San Nicola, storicamente e tradizionalmente avaro coi bianco-rossi, capitalizzando al massimo i prossimi due turni casalinghi ravvicinati anche perché, sulla carta, Frosinone e Cesena rappresentano ostacoli alla portata ma si dovrà fare i conti con l'approccio col quale Santoruvo & company affronteranno i due impegni. Forse varrebbe la pena lavorare sulla psicologia più che sui moduli, non dimenticandosi, ovviamente, di effettuare un tagliando urgente alla difesa, apparsa sempre generosa nel concedere metri ai trequartisti e nel far segnare pressoché sempre gli attaccanti di qualunque squadra fin qui affrontata, ed effettuare, infine, un'equilibratura al centrocampo, non ancora convincente, raccordandolo alla difesa. Anche un mezzo turn-over per qualcuno sarebbe da prendere in seria considerazione.
E a proposito di centrocampo, Conte avrà a disposizione Jadid la cui ora sembra scoccata: dovrà convincere intanto che l'infermeria barese è stata migliore di quella ingrata bresciana, quindi convincere il tecnico leccese con le sue giocate efficaci per fornire assist a Santoruvo e Cavalli. Santoruvo e Stellini, ieri ospiti alla presentazione del libro di Antonucci, hanno promesso che ce la metteranno tutta per sfoderare una grande prestazione.
A questo si aggiunga il moderato entusiasmo targato Perinetti che si è assicurato il difensore elvetico Maric con la supervisione di Conte: speriamo che almeno questa volta la video cassetta sia quella giusta. Gillet giocherà con più sicurezza dal momento che ormai ha sposato a vita la causa barese in barba a quanti avevano avanzato assurdi dubbi sulla sua bravura.

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