Bari: ma siamo sicuri che sia la serie A?

Articolo per BariLive 29/7/2009

Allegretti, dopo una colica renale, è rimasto a casa
Bari: ma siamo sicuri che sia la serie A?
E insieme alla "stampa" che conta, manca pure l'entusiasmo



Con un volo proveniente da Roma e atterrato all’aeroporto San Giacomo di Bolzano, sono rientrati tutti i giocatori del Bari. O quasi: Rivas ha perso la coincidenza – è giunto in tarda serata - Allegretti, invece, è rimasto a casa dopo aver trascorso due giorni in ospedale a causa di una improvvisa e violenta colica renale. Si aggregherà nei prossimi giorni. Auguri Riccardo. Sembrava si dovesse ricominciare a sudare nel pomeriggio di ieri ed invece, con l’aria frizzante che spira su queste latitudini – nonostante qualche potente folata di concime… vaccaiolo di troppo - con varie chiazze bianche qua e la sui prati che fanno pensare ad una nevicata recente ed invece è solo il segno della grandine abbattutasi la scorsa notte, Ventura ha ripreso gli allenamenti in vista dell’amichevole col Lumezzane del 31 prossimo.


A guardarli muoversi, la sosta crediamo abbia portato serenità all’ambiente, forse un po’ provato dalle indicazioni non proprio esaltanti delle ultime uscite e, soprattutto, dalle voci di un possibile cambio al vertice della società, a quanto pare molto vicino, e così è stato infatti: la truppa si è mossa bene con disinvoltura e con impegno. Si lavora duro, qualche tifoso-villeggiante sbuca all’improvviso per la tradizionale foto con Barreto & C. ma obiettivamente, pensando all’anno scorso, abbiamo la percezione della mancanza di qualcosa. Sembrerà assurdo ma una cosa che manca - e si sente – è l’entusiasmo, quello che hanno generato Conte e Ventrone l’anno scorso sospinti dall’eccellente torneo di due anni fa concluso in progress, personaggi che, in qualche modo, sono riusciti a soppiantare i malumori dei tifosi causati dall’arruolamento di giocatori non proprio esaltanti (tutti regolarmente, poi, ceduti a gennaio) con cui si è iniziato il ritiro, ma proprio l’aria che si respira quest’anno, purezza dolomitica a parte, non è la stessa.
L’anno scorso – lo ricordiamo per i più distratti, si era in B - c’era la stampa, quella importante barese che, ci spiace sottolinearlo, oggi invece latita. Mancano le TV importanti o comunque quelle tradizionalmente vicine al Bari - l’anno scorso ce n’era una in particolare, sponsor della squadra di Matarrese – manca l’ufficio stampa del Bari: e meno male che siamo in serie A… Insomma se non fosse per il lavoro profuso dai giocatori nel rettangolo verde, da quello di Tavarilli e i suoi fuori rosa inclusi, da Perinetti col suo carisma, da Mister Ventura, autentico gentlman oltre che navigato allenatore, e i suoi collaboratori, tutto lascerebbe pensare ad un ritiro di una società di categoria inferiore. 

Ieri pomeriggio e stamattina, poi, i giocatori si sono impegnati tantissimo quasi a voler lanciare un messaggio criptico, come dire: “non ci interessa quello che accade in società, noi pensiamo ad onorare la maglia” come è giusto che sia, crediamo. Ieri, dicevamo, ripresa degli allenamenti: dapprima tutti in palestra a smaltire le tossine del viaggio, poi partitella a campo ridotto dove tutti si son mossi molto bene, Visconti incluso neo arrivato, insieme a Langella ed Antonelli che hanno ben impressionato, alla loro “prima” partitella di allenamento. Lo dicevamo e lo ribadiamo sempre fino alla nausea: vicende societarie a parte che ci auguriamo si concludano nel modo più felice per il bene dei tifosi, siamo ancora a luglio e, pur essendo consapevoli che - in effetti come sostiene Ventura - manca ancora qualcosa in termini di qualità (perché l’esperienza, bene o male, c’è), siamo convinti che solo il tempo sarà galantuomo.

Se pensiamo che l’anno scorso, al posto di Carobbio, Langella, Alvarez ed Antonelli c’erano tali Sodinha, Siligardi, Maniero e De Pascalis con i quali, come per incanto, la squadra è approdata in A… traetene voi le conclusioni. In attesa, ovviamente, di tempi migliori che rendano giustizia, calcisticamente parlando, ad una piazza metropolitana come Bari, città, ormai, europea a tutti gli effetti, contraddizioni incluse.

Massimo Longo

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