I delusi si mettano l'animo in pace. Anche quest'anno ci sarà da soffrire e ci si convinca, una volta per tutte, che lo stadio si riempie allestendo una squadra ad agosto, non a carnevale. E poi basta, a mettere in parallelo l'operatività leccese con quella barese, tutti ne trarremo giovamento: il Lecce ha programmato una promozione, Matarrese no. Mercato di riparazione, dunque, senza il botto finale per il Bari, molte invece le considerazioni da fare.
Intanto appare chiaro che le squadre delle retrovie con cui il Bari se la vedrà fino alla fine si sono rinforzate anche se Perinetti non è rimasto alla finestra: ha chiesto in prestito (ed ottenuto) due giocatori - se non altro più esperti di altri che, con tutta onestà, non hanno lasciato il segno - per puntellare una difesa abituata a beccare quegli indigesti 3 gol e mezzo a partita.
Non sappiamo, tuttavia, se nel cilindro di Conte ci siano valide alternative a Marchese e Masiello dal momento che, prima o poi, tra infortuni e squalifiche, non rimarrà un gran che considerate le partenze dei pur impalpabili Ingrosso e Antonelli. Assodato che Kamata, bravo quanto si vuole per carità, non è un rinforzo ma un investimento per l'anno prossimo e che valutare giocatori sui dribbling di youtube o su dvd possono celare clamorosi abbagli, crediamo di aver visto bene quando affermavamo, proprio da queste colonne, che ci è parso quanto meno sospetto il precoce "lasciapassare" di Jadid da parte del Brescia in un anonimo freddo giorno di metà gennaio. Non è un mistero, infatti, che il pur bravo giocatore compaesano di Neqrouz, ancor prima di mettere piede nel San Nicola, lo abbia messo direttamente nella TAC del Policlinico... e questo la dice lunga sull'opportunità dell'affare.
Staremo a vedere, ma soprattutto speriamo di essere smentiti anche perché nel reclutare giocatori già "rotti" il Bari è recidivo. Dovevano arrivare Loviso e Biso: ebbene, per il primo c'è stato lo strano, nonché tardivo, dietrofront di Spinelli (ma perché solo a due ore dalla fine?) mentre fa francamente rabbia vedere accasarsi Biso in Ciociaria dopo che tre quarti di B era sulle sue tracce. Certo, i registi buoni se li tengono stretti...
Conte dovrà fare di necessità virtù contando, si spera, sulla continuità del recuperato Donda, eterna croce e delizia del palato sopraffino barese, dell'ateniese Gazzi e dell'oplita Rajcic.
Forse l'unico vero botto è stato quello di trattenersi Santoruvo, nonostante i noti limiti, perché, con tutta onestà, valide alternative dai 20 gol per il budget di Perinetti sarebbe stato arduo trovarne, tanto valeva puntare su di lui che, almeno, nonostante i troppi gialli sventolati, ci garantisce quei 10-11 gol a torneo, indispensabili alla salvezza.
Fortunatamente non ci sono state le cessioni temute di Gillet e Gazzi segno evidente che c'è volontà da parte della società di puntare alla salvezza nonostante le sue promesse sfuggitegli al Centenario. E pensare che sarebbe bastato poco per infiammare una tifoseria, ormai, ridotta ai minimi termini.
Caracciolo, Vailati, Mal_donado, Greco, Zampagna e Matteini? Macchè... meglio rinforzare le concorrenti. E dopo il polemico addio in tv di Bellavista, anche Tab_biani lo segue per il Tri_veneto, versante Trieste. A Conte la palla della salvezza...
Non sappiamo, tuttavia, se nel cilindro di Conte ci siano valide alternative a Marchese e Masiello dal momento che, prima o poi, tra infortuni e squalifiche, non rimarrà un gran che considerate le partenze dei pur impalpabili Ingrosso e Antonelli. Assodato che Kamata, bravo quanto si vuole per carità, non è un rinforzo ma un investimento per l'anno prossimo e che valutare giocatori sui dribbling di youtube o su dvd possono celare clamorosi abbagli, crediamo di aver visto bene quando affermavamo, proprio da queste colonne, che ci è parso quanto meno sospetto il precoce "lasciapassare" di Jadid da parte del Brescia in un anonimo freddo giorno di metà gennaio. Non è un mistero, infatti, che il pur bravo giocatore compaesano di Neqrouz, ancor prima di mettere piede nel San Nicola, lo abbia messo direttamente nella TAC del Policlinico... e questo la dice lunga sull'opportunità dell'affare.
Staremo a vedere, ma soprattutto speriamo di essere smentiti anche perché nel reclutare giocatori già "rotti" il Bari è recidivo. Dovevano arrivare Loviso e Biso: ebbene, per il primo c'è stato lo strano, nonché tardivo, dietrofront di Spinelli (ma perché solo a due ore dalla fine?) mentre fa francamente rabbia vedere accasarsi Biso in Ciociaria dopo che tre quarti di B era sulle sue tracce. Certo, i registi buoni se li tengono stretti...
Conte dovrà fare di necessità virtù contando, si spera, sulla continuità del recuperato Donda, eterna croce e delizia del palato sopraffino barese, dell'ateniese Gazzi e dell'oplita Rajcic.
Forse l'unico vero botto è stato quello di trattenersi Santoruvo, nonostante i noti limiti, perché, con tutta onestà, valide alternative dai 20 gol per il budget di Perinetti sarebbe stato arduo trovarne, tanto valeva puntare su di lui che, almeno, nonostante i troppi gialli sventolati, ci garantisce quei 10-11 gol a torneo, indispensabili alla salvezza.
Fortunatamente non ci sono state le cessioni temute di Gillet e Gazzi segno evidente che c'è volontà da parte della società di puntare alla salvezza nonostante le sue promesse sfuggitegli al Centenario. E pensare che sarebbe bastato poco per infiammare una tifoseria, ormai, ridotta ai minimi termini.
Caracciolo, Vailati, Mal_donado, Greco, Zampagna e Matteini? Macchè... meglio rinforzare le concorrenti. E dopo il polemico addio in tv di Bellavista, anche Tab_biani lo segue per il Tri_veneto, versante Trieste. A Conte la palla della salvezza...
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