Colusso infiamma il Liberty Bari

Articolo pubblicato su BariSera il 29/09/2007

Non è che tango e caschè lo entusiasmino più di tanto, anzi, ad Astor Piazzola preferisce di gran lunga il "Boss", Bruce Springsteen: incantevole una sua personalissima performance di "Thunder Road" tutta in salsa argentina. Così Christian Colusso, trent'anni, trequartista d'attacco, portato a Bari dal talent scout Gigi Frisini, accompagnato dal compagno Cicchirillo e guardato a vista dal dirigente libertino Salvatore Stella, che, da noi sollecitato tanto per rompere il ghiaccio, ci svela subito i suoi gusti musicali. 

Zingaro felice del calcio che conta, dopo aver lasciato il segno in patria, spicca il volo per l'Europa a calcare campi inglesi, spagnoli ed italiani con un curriculum niente male: Rosario, Siviglia, Oldham, le squadre più prestigiose in cui ha militato quindi, ancora giovanissimo, l'arrivo in Italia tra le file della Carrarese dove, però, come spesso capita, un inevitabile attacco di nostalgia lo fa risalire sul primo aereo "solo andata" per Buenos Aires. Altre squadre qua e la del Centro-Sud America a buoni livelli, ed ecco riproporsi la seconda opportunità in Italia, stavolta col Liberty Bari di Antonio Flora. 

"Saltare l'uomo e fornire assist decisivi - ci dice - sono la mia specialità". E quando gli facciamo notare che il suo attuale allenatore, da queste parti, calcisticamente parlando, è una sorta di idolo in quanto l'unico tra i difensori baresi ad aver messo la museruola a Maradona senza fargli fare gol, ci risponde: "Non sapevo di questo particolare al mio arrivo a Bari; solo dopo ho saputo che il mister è famoso nel mon_do....". E, a proposito di Maradona, ci racconta un aneddoto di cui va orgogliosissimo allorquando "una volta - prosegue nella sua lingua contaminata da un italiano già accettabile - alla fine di una partita giocata benissimo col Rosario di Bebeto, el pibe de oro mi venne incontro dalla tribuna e mi fece i complimenti".
Quale è - gli chiediamo - il giocatore italiano che ti piace di più e quale quello in cui ti rispecchi? "Pirlo - risponde - è il giocatore più forte al mondo anche se io gioco più avanzato di lui, ma quello in cui mi identifico è Aimar ma non mi dispiace nemmeno Kily Gonzales". Ottime, dunque, le credenziali, la nostalgia, ormai, sembra un vago ed offuscato ricordo grazie anche al calore dei suoi compagni, la condizione atletica è invidiabile tanto che non vede l'ora di giocare anche perchè non ha avuto alcuna difficoltà ad assimilare gli schemi di Terracenere ma c'è il transfert ad inibirgli l'esordio, che - ci fa sapere Stella - è solo questione giorni. Duro banco di prova, domani, per il Liberty contro la V. Locorotondo, squadra decisamente forte le cui ultime gesta sono passate tutt'altro che inosservate: vittorie a Noci in Coppa Italia e in campionato ad Altamura contro il Real. Appare moderatamente preoccupato Terracenere perché - ci spiega - "abbiamo avuto una settimana travagliata avendo girovagato qua e la per i campi dell'hinterland barese per poterci allenare, per giunta sotto la pioggia. Domani mi mancheranno Sansonetti, l'under Leone e Ciccarese infortunatisi in allenamento (sembra che almeno quest'ultimo sia recuperabile), Caldarulo e Dammacco non ancora guariti". Alle 15,30 il fischio d'inizio.
 

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