Sanz insiste: gli piace il Bari

Articolo pubblicato su BariSera il 3/5/2008

BARI - Nonostante la puntuale ricapitalizzazione è certo, ormai, che Sanz abbia aperto la trattativa sull'asse Madrid-Bari ri_chiedendo le carte dei bilanci bianco-rossi per poter formulare un'offerta.
Un deja-vu, verrebbe da dire, ma stavolta la trattativa - iniziata ancor prima di quanto si potesse immaginare - prosegue fortunatamente sottotraccia, lontana da riflettori e da troller ingombranti, concause di recenti fallimenti. Certo, appare impensabile come Matarrese possa mollare l'osso proprio ora considerato il momento sì della squadra. Ma, consapevole che questa è davvero l'ultima possibilità per un riscatto atteso da 32 anni, sulla scia di questo briciolo d'entusiasmo lo stesso vorrebbe ag_grapparsi per poter costruire qualcosa di più importante sfruttando anche la tregua con i 3000 tifosi baresi che ancora ne seguono le sue gesta. Per contro non si può non pensare agli altri tifosi assetati di successi calcistici, che ancora si tengono lontani dal "S. Nicola".

Che senso avrebbe, in effetti, trascinarsi rimettendoci ogni anno, votandosi più ai miracoli targati Perinetti che alla programmazione? Per questo crediamo che Matar_rese, davanti a una cifra cospicua - oltre che per una questione fisiologica - potrebbe seriamente lasciare. Anche perché sembra che le premesse per un'offerta sostanziosa ci siano tutte.
Un eventuale diniego non solo sarebbe dannoso economicamente per la famiglia, ma di fatto scatenerebbe conseguenze deprimenti sulla psiche della tifoseria già provata da troppe umiliazioni.
E se il buongiorno si vede dal mattino appare utopistico pensare di ottenere 80-85 punti necessari alla promozione con Boerchio, Maric, Bon_vissuto e attingendo dai vivai in salsa portoghese (Xavier docet), piuttosto che da società italiane con materiale già pronto per l'arena della B senza snervanti attese alla Donda.
A Bari, in una città che cambia rapidamente e cresce, anche l'aria che si respira sembra profumare di nuovo. Il capoluogi si ritrova meno provinciale e più europeo, con un indotto che prende corpo a cui, forse, nessuno ha mai creduto. Fatto sta, che quello stadio sempre meno cattedrale nel deserto sulla via di Bitritto ha fatto breccia nel cuore di Sanz. E' anche per questo che non può continuare in eterno ad essere calpestato da im_provvisazione e innaffiato con la sacra manna mentre ogni anno amene realtà come Albinoleffe, Empoli e Chievo non solo salgono in A, ma sognano di volare a Glasgow o a Liverpool.
Nel frattempo, il Bari parte in wagon-lits per Sassuolo che - ne siamo certi - rimanendo sorda alle sirene di squadre titolate, tratterrà i suoi pezzi pregiati per sbarcare in A l'anno prossimo. Il tutto mentre Matarrese ricapitalizzerebbe per il decimo anno.
Dalla Spagna sono attese importanti novità dopo questo lungo ponte. Aspettiamo per capire.

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