E la Bari si rinforza con i ragazzini del Ridanna

Articolo per BariLive 3/8/2009

Doppio allenamento ieri per i “reduci” della truppa biancorossa alla presenza del presidente Matarrese, come sempre sorridente e disponibile con noi dopo avergli dato il benvenuto da queste parti, ma ungarettiano come non mai circa la trattativa, solo qualche vaga e prevedibile parola che rinvierebbe ad maiora eventuali passaggi di proprietà.

Ma ormai il canovaccio lo conosciamo benissimo. Più se ne parla a mezzo stampa tanto meno notizie certe si sapranno. Ergo, come i nostri lettori avranno sicuramente notato, evitiamo, nei nostri articoli, di entrare nel merito della faccenda preferendo lasciare che la trattativa vada avanti sottotraccia senza riflettori così, anche tra 10 minuti perché no, potremmo veder fumare il tetto del condominio di Viale Japigia, un tetto, ovviamente, fotovoltaico...
E mentre Paro, via Roma (ieri è partito per la capitale), si accinge a ritornare, mestamente, nei carruggi del porto antico dove la Lanterna accoglie a se i marittimi che vivono ne “i quartieri dove il sole del buon dio non da i suoi raggi” per operarsi al ginocchio (che sfortuna per il ragazzo, auguri sinceri da Barilive), e mentre Barreto è sempre lì, ai bordi del campo, ad osservare i suoi compagni lavorare, con un ghigno misto a piacere e dispiacere, per non affaticare la cicatrice muscolare griffata Udine, Ventura fa l’Ulisse continuando a navigare col piglio talassocratico, giubbotto rosso, sudato sul volto, con tanta voglia di insegnare calcio ma, ahinoi, con gli uomini contati, facendo di necessità virtù, ammettendo, ormai, in maniera sempre meno criptata, che adesso non è più questione di 2 giocatori mancanti in un determinato reparto (si parlava di quello difensivo) ma di vero e proprio “quorum”. Son due cose diverse, ci sembra.

E’ una questione di numeri, mica di puntello. Non ci credete? Guardate la foto: sapete chi sono quei ragazzi con la maglietta bianca che si intravedono giocare insieme ai biancorossi? Sono cinque giocatori della locale Valle di Ridanna, probabilmente onesti operai o camerieri della zona che hanno giocato la prima amichevole, chiamati, appunto, per poter allestire la partitella a campo ridotto a cui abbiamo assistito. Già, perché l’altro gruppo - evidentemente da oliare - è agli ordini del secondo, il buon Sullo a fare altro, mentre Colombo, Cavalli, Rajcic, Volpato e Bonomi, sono sulle rive dello Stige limitrofo al campo di allenamento per espiare i peccati derivanti dalla messa fuori rosa, a far ginnastica con il buon Caronte Tavarilli, canuto quanto basta, che sembra voler dire loro “guai a voi anime prave” se solo pensate di essere reintegrati o, quanto meno, di poter partecipare almeno alle innocue partitelle (aggiungiamo noi). Strano il mondo. Poi, magari, sarà da stabilire chi e in quale ruolo, ma per adesso di una cosa siamo certi e testimoni consapevoli: contiamo sul campo solo 19-20 giocatori.

Riteniamo, forse, siano in effetti un po’ pochini soprattutto alla luce del fatto che alcuni di loro sono molto giovani mentre altri senza alcuna esperienza di A, se non il solito mordi e fuggi. Ieri Ventura, a fine allenamento mattutino, è stato chiaro. Saputo della presenza di Matarrese e Perinetti (arrivato nel pomeriggio), il mister genovese avrebbe colto l’occasione al balzo per parlare chiaro davanti ad un tavolo bandito di leccornie locali. Sicuramente non sarà stata la solita pizzeria di Carrassi e nemmeno il solito ristorante di Polignano, sedi di celeberrimi summit biancorossi, riteniamo plausibile più una malga limitrofa. Forse un brasato di capriolo o tranci di cervo locale saranno stati sacrificati per loro, magari con un ottimo ragù.

Certo, non saranno stati allievi crudi o polpi di scoglio ma possiamo garantire che i poveri quadrupedi, da noi assaggiati (e apprezzati), non saranno stati da meno, con buona pace per gli animalisti. Speriamo che la carne sia stata l’antipasto per l’avvento di qualcuno che, intanto completi la rosa, e poi che ne faccia elevare il tasso di qualità. Oggi quinta amichevole con l’Entella Chiavari presumibilmente sotto la pioggia viste le previsioni. Meno male che siamo a Racines, in ritiro, perché se solo fossimo stati a Bari avremmo cominciato a sospettare di essere tornati in B… con la solita ennesima matricola terribile, alla Sassuolo o Albinoleffe, per intenderci, suscettibile del classico 0-3 casalingo. Con tanto di mugugni.
Massimo Longo

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