Metti una sera… un film

Articolo per BariLive 29/5/2010

“Metti una sera… un film”. Non siamo nel west polveroso attraversato da lente locomotive fumanti e calpestato da buoni, brutti e cattivi Clint Estwood con barba incolta e sigarette in bocca, né tanto meno nel Bronx, ma al Terminal Crociere del Porto di Bari dove una “Glenn Miller Orchestra” composta da una quarantina tra discenti dodicenni e tredicenni del corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di I° grado “Manzoni Lucarelli” di Ceglie del Campo contaminato da ex alunni nostalgici particolarmente affezionati, ha gratificato i tanti genitori accorsi per vedere i propri figli cimentarsi tra violini, tastiere, ottoni, chitarre, flauti dolci e percussioni oltre ad entusiasmare gli ospiti politici come il neo eletto Presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna, l’Assessore alla cultura con varie deleghe Fabio Losito e il Presidente della Circoscrizione San Nicola-Murat, Mario Ferorelli. Un concerto multimediale che ha fatto l’occhiolino a celebri colonne sonore di film western insieme alla mostra “Cine… città, da George Mèliès ad Avatar” allestita e curata con abilità dalla Prof. Maria Pia Pizzo e gli alunni della III A.

Un progetto multimediale curato alla perfezione fra i docenti di lettere, di arte e immagine, docenti del corso ad indirizzo musicale e docenti esperti di mulimedialità, ma prodotta attivamente dai ragazzi dei corsi C ed A con la partecipazione silente, attiva e determinante dei genitori.
E’ la sintesi di una straordinaria metodologia didattica che si è avvalsa della musica, metafora della vita, come strategia per la crescita ma soprattutto per il recupero di ragazzi di periferia ancora troppo legati ai miti di Cassano, Mourinho e di qualche programma televisivo insignificante senza dimenticare la giornaliera - e sotto certi aspetti dannosa - evoluzione tecnologica di internet col suo alto rischio di far perdere la dimensione umana di lavorare e credere in se stessi. Ragazzi ben instradati dall’abilità dei docenti coordinati da quel vulcano di idee che è il preside, il Prof. Franco Lorusso, ad imparare a suonare uno strumento che aiuta a mantenersi attivi, a crescere e a progredire piuttosto che inaridirsi e confondersi nella periferia di una Ceglie del Campo, una volta vera e propria città rispetto a Bari che ne era solo il porto.
Un modo alternativo per chiamarsi, per comunicare col mondo e per far cadere le barriere di un’ultima periferia, una difesa musicale alla ricerca di quella felicità artificiale contro il conformismo da cui non è facile salvarsi con l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni nel loro periodo delicato dell’adolescenza, instradandoli ed affinandoli verso interessi di qualità attraverso quel respiro del proprio corpo che trasmettono le vibrazioni di un flauto o di una tromba.
Con enormi sacrifici e risorse finanziarie pari a zero si è partiti dal basso avviandosi verso la strada del riscatto sociale portando alto il nome della nostra terra anche nel resto d’Italia partecipando a concorsi e rassegne regionali e nazionali: Terzo premio nel 2005 a Città di Castello, primo premio nel 2006 al concorso “I. Stravinskj” di Valenzano, primo premio nel 2007 a Numana nel concorso nazionale Adriatico, primo premio nel 2008 al concorso nazionale Vincenzo Mennella ad Ischia, premio miglior progetto didattico con la commedia musicale www.pierino.it al concorso “Il Sipario” di Bitonto teatro Tratta e tanti altri. Insomma niente male per una scuola di periferia, una vera e propria trasposizione letterario-musicale del celebre romanzo “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen.
Eccellente la cura dei professori Marzia Mazzoccoli, Giovanni Carofiglio, Arianna Abrescia e Fabio Florio che hanno diretto la band degli scolari sulle note di Ennio Morricone e Nino Rota e Giuseppe Tornatore e Fellini mentre alle spalle venivano proiettate immagini eloquenti di Otto e mezzo e la sua celebre colonna sonora accompagnata dal battito di mani della platea, La Strada, Mission Impossibile, Il Padrino, C’era una volta in America, Nuovo Cinema Paradiso e Giù la Testa pur monca della celebre e struggente “scionn scionn”, mancanza sopperita dalla qualità indiscussa e dal talento di questi ragazzi.
E poi, sul finire, la “Fanfara” curata dal Prof. Aldo Bucci che nasce nel 2004. Il gruppo di fiati, trombe, filicorni e tromboni, affidati in base alle inclinazioni degli alunni, è formata da ex alunni inguaribili appassionati di musica e attratti dal clima familiare lasciato a scuola. Una Fanfara itinerante fra le più richieste nella zona con un vasto repertorio di brani che vanno dalle sonorità dei cortei medioevali allo swing delle big band. Anch’essa pluripremiata: prima nel 2006 al concorso I. Stravinskj; seconda nel 2007 al premio Musicancona; prima nel 2008 al concorso Vincenzo Mennella ad Ischia e tanti altri.
Tutti rigorosamente bravi ma a noi che, notoriamente, siamo attratti dal gusto pasoliniano dell’”ultimo” piace citarne uno in particolare proprio perchè nascosto dietro l’eccellente band, e quindi poco visibile: Luigi Dinielli, alunno nonché promettente batterista.
Massimo Longo

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